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La biblioteca di Cernusco sul Naviglio, un “fiore da coltivare”

La biblioteca “fiore all’occhiello”? Meglio pensarla un “fiore da coltivare”

Da tempo il mondo bibliotecario cerca di adeguarsi alle nuove esigenze della società, tendendo a una ‘biblioteca sociale’, incubatrice di comunità. Una biblioteca non ‘per tutti, ma per ognuno’, luogo di prossimità che parte dalle sue raccolte per organizzare servizi che permettano alle persone una visione del mondo orientata e socialmente responsabile. Un ambiente confortevole, accogliente, accessibile, gratuito e connesso, di svago ma anche di formazione, discussione, asilo di vari linguaggi.

Biblioteca Cernusco, la “tua” biblioteca

Da sempre la biblioteca di Cernusco sul Naviglio ha provato a camminare verso questo orizzonte, a partire dalla progettazione e l’apertura nel 1995 di una nuova sede, ‘open space’ di circa 1.800 mq al pubblico, con un logo che è tutto un programma : ‘BIBLioTECA, la tua biblioteca’. Tale sede è stata progettata ‘in house’ ormai 25 anni fa per essere un’amichevole fornitrice di servizi, efficiente ed efficace. Non un centro multifunzionale ospitante, come le più recenti realizzazioni. Ma questo non è mai stato vissuto come un limite e un alibi per rimanere chiusi in se stessi. Siamo immersi per fortuna in un ricco tessuto civico con il quale abbiamo sempre cercato di rapportarci. Strutture pubbliche e private che fanno cultura e socialità che offrono un orizzonte ricco di collaborazioni possibili, che la biblioteca persegue con tenacia.

Bibliofly

Cominciando dai cittadini e dalla soddisfazione dei loro bisogni. Da dieci anni abbiamo creato il progetto Bibliofly, strumento agile ed efficace per dare regole e motore alle collaborazioni ‘volontarie’. Decine gli interventi ‘a domanda individuale’ e gli incontri collettivi svolti, che hanno creato valore culturale e sociale aggiunto. E’ sorprendente scoprire quanto i cittadini possiedano inaspettate risorse, competenze, esperienze e passioni con cui riempire interi palinsesti. Con loro vogliamo ampliare l’offerta di iniziative, accogliere suggestioni e proposte, chiedere sostegno per riempire di vita e pensiero gli spazi. Come abbiamo sempre mirato alla collaborazione con l’associazionismo diffuso e le Consulte cittadine. Attraverso una di queste collaborazioni, per esempio, abbiamo reso più strutturato il nostro impegno sul ‘gaming’ iniziato ormai da due anni.

Esserci e fare bene

Negli ultimi tempi, per rispondere alle sfide di senso e di pratiche poste dalla pandemia, abbiamo voluto pensarci sempre più una ‘piazza del sapere’. Sogniamo e lavoriamo per creare un agorà con spazi aperti ma intimi, informali, luminosi e ben arredati, dove le persone possano leggere, conversare e vivere le più varie esperienze: gruppi di lettura, silent book, human libraries, facilitatori di lettura, tutorial digitali, coworking, consigli su come stilare il curriculum vitae, conversazioni in italiano per stranieri (e viceversa), lezioni di cucito, gaming e quant’altro.

Immaginiamo il nostro cittadino rilassato, compreso nella sua lettura o conversazione, seduto dietro le luminose vetrate che danno sul parco dedicato a Gianni Rodari, oppure fuori all’aperto. La biblioteca sta sconfinando nel parco, con un piccolo anfiteatro con sedute a terra, tavoli e chaise lounge per studio, ozio, incontri, ristori (la biblioteca ha anche un bar al proprio interno).

Un parco che entra in biblioteca, grazie all’incremento di piante all’interno della sede. Pensiamo che la prima forma di comunicazione per una biblioteca sia esserci e fare bene. La ‘rete umana’ creata nel tempo è già un messaggio e si fa essa stessa messaggera. Ma non basta, per comunicare ‘la visione’ si deve lavorare con gli strumenti di comunicazione digitali.

Bibliovoci e social

Da tempo possiamo contare su una serie di strumenti raccolti sotto il nome Bibliovoci. Si è partiti da un fascicoletto fotocopiato, passando da una newsletter, per arrivare al blog, alimentato da canali video e podcast. Poi, durante i mesi di pandemia, abbiamo dato sostanza e voce al nostro lavoro con il nostro blog e con l’apertura di un gruppo legato alla pagina Facebook istituzionale. Ciò ha portato finalmente all’apertura dei canali Facebook e Instagram autonomi. Convinti che per fare rete è indispensabile abitare la Rete, dove comunità fisica della biblioteca e strumenti digitali si nutrono vicendevolmente.

Ma nulla sarebbe stato e nulla sarà possibile senza l’apporto fondamentale dello staff della biblioteca. Donne e uomini che hanno fatto propria la visione e studiato e lavorato per essa, senza mai dimenticare quella che rimane la ‘mission’ di base, ossia fornire servizi bibliotecari di qualità, con professionalità e cortesia.


Link utili: link.tree – Bibliovoci YouTube

Copyright: il testo è di Giorgio Latuati (a parte la mia introduzione, in blu). Le foto sono state fornite da Giorgio Latuati. Tutti i diritti di testo e immagini, sono riservati.