Nell’ambito del tema social e biblioteche ecco la BUB Biblioteca Universitaria di Bologna.
Una biblioteca meravigliosa con uno straordinario patrimonio. Un patrimonio che è il protagonista della comunicazione nei social, sapientemente illustrato dai bibliotecari grazie ad un uso raffinato della mediazione culturale. Infatti, il risultato finale è un giusto equilibro fra competenza, conoscenza scientifiche e divulgazione. Il patrimonio si svela nella sua bellezza, mantenendo intatto il suo messaggio. Social e patrimoni trovano in questo esempio un ottimo equilibrio.
Social e patrimoni, ci guidano gli hashtag
Le rubriche della pagina Facebook della BUB sono contrassegnate da hashtag come #dagliscaffalidellaBUB , #BUBCollezioniSpeciali, #BUBnuoveacquisizioni , #invitoallaletturainBUB, #unlibrotiralaltroinBUB .
#BUBcollezionispeciali ci guida alla scoperta di meraviglie: ecco, ad esempio, le tavole di Aldrovandi.
La BUB riesce a stupirci con #BUBnonsoloCollezioniSpeciali e questa “gita al mare” del 1934.
E poi fotografie, riproduzioni di codici, immagini dei luoghi della biblioteca, pile di libri, scorci del lavoro di tutti i giorni in un mosaico di colori, contenuti, messaggi. Insomma, una pagina che offre meraviglie e proposte, scoperte e incontri.

Altrettanto interessante ma decisamente più ricco di suggestioni il profilo Instagram della BUB che ci mostra in un sapiente alternarsi:
- antico e moderno (ad esempio le foto della torre libraria),
- immagini di eventi (fra i pubblicati scelgo la visita-incontro con il Presidente dell’Armenia)
- foto del back office: i bibliotecari che lavorano in BUB (#mettiamocilafaccia, un post di esempio), i tesori nei depositi , attività di restauro (i Papyri Bononynses), …
- codici miniati (ecco un manoscritto membranaceo quattrocentesco contenente opere di Cicerone)
- foto che testimoniano la vita di tanti fa (tenerissima è la foto con i bambini dell’Ospedale Sant’Orsola),

e tanto, tanto altro in un viaggio straordinario fra colori, contenuti scientifici e emozioni, in cui antico e moderno si fondono in un presente storico.
