È interessante anche per chi lavora in tutt’altro scenario, quello della cultura, sbirciare ogni tanto nel settore privato. Se poi lo facciamo scegliendo prodotti come i Nutella Biscuits (vedi il post a loro dedicato) o, come in questo caso, le creme spalmabili, bè ci prendiamo volentieri una “dolce vacanza”.
I comfort food: qualche dato interessante
Un articolo del Sole24ore di qualche tempo fa evidenziava alcuni aspetti della vita fra lockdown e smart working caratterizzati da un significativo aumento di consumi di “comford food”.
Durante il lockdown il cioccolato ci ha conquistati e reso la “prigionia” meno pesante anche grazie alle sue proprietà antiossidanti e anti stress. La fotografia scattata da Nielsen lo evidenzia: nel “paniere dell’indulgence” dal 9 al 15 marzo le tavolette di cioccolato sparivano dagli scaffali e entravano nei carrelli della spesa registrando un aumento delle vendite a due cifre (+18,5%). Trend confermato anche dopo l’allentamento delle misure restrittive nel periodo 29 giugno 26 luglio dove l’acquisto scende ma il trend comunque si mantiene a due cifre (+10,7%).
Il Sole24ore – 16 novembre 2020
La crema spalmabile ha avuti picchi del (+72,5%) nella settimana del 23 – 29 marzo 2020 per “attenuarsi” nella settimana dal 6 al 12 aprile al (+56,3%) e poi, passare ad un più contenuto (+12,6%) nel periodo 25 maggio – 28 giugno 2020. Direi che questi dati (fonte Nielsen) si commentano da soli.
Crema spalmabile: le new entry
Nel settore, il punto di riferimento rimane la Nutella, indiscusso leader mondiale di mercato. Abbiamo assistito all’uscita della crema spalmabile Pan di Stelle: la Barilla, certamente fra i leader del settore biscotti, ha “debordato” in un’area nuova per lei con una crema senza olio di palma, arricchita da pezzetti di biscotti (i Pan di stelle, appunto). Ha acquisito quote di mercato ed estimatori ma Nutella rimane saldamente al comando anche se ci sono altri prodotti di qualità che stanno guadagnando posizioni (Novi e Lindt giusto per fare un paio di nomi).
Last but not least ecco arrivare Crema Baci Perugina.
Creata pensando all’inconfondibile cuore di Baci® Perugina®, nasce la nuova crema spalmabile che ti farà innamorare al primo assaggio. Assapora l’intenso piacere dato da una crema al gianduia unita alla granella di nocciole: un’esperienza di gusto e consistenze indimenticabili.
Anche questa senza olio di palma, ha la presenza di granella di nocciola per renderla, appunto, simile ai cioccolatini creati da Luisa Spagnoli.
Quindi, ingredienti simili: una crema spalmabile simile alle altre. Dov’è il tocco del marketing?
Il cartiglio
Chi di voi non ha mai regalato, ricevuto e mangiato un Bacio Perugina?
E cosa rende unico il nostro “incontro” con questo cioccolatino? Il cartiglio. Quel fogliettino leggero che scappa fuori quando togliamo la stagnola esterna. E prima di mangiarlo non possiamo fare a meno di leggerlo. Qualcuno lo conserva, altri lo collezionano, la maggioranza finisce per buttarlo via insieme alla carta esterna ma, quel bigliettino rende il Bacio Perugina unico.
E quindi anche nella crema spalmabile non poteva mancare il cartiglio: stampato sul coperchio lo leggi ogni volta che stai per mangiare la crema. Ce ne sono 24 e l’azienda consiglia (😀) di collezionarli tutti.

Parole “memorabili” per presentarle
Una nuova emozione che va dritta al cuore
Il sentimento e il cuore sono protagonisti: è il mondo degli innamorati, è il mondo dei Baci Perugina.

Per il tuo momento da sogno: il tema del sogno (e della magia) che ricorrono nella proposta Pan di Stelle (anche nei biscotti e fin dal primo payoff di lancio: “Pandistelle. Sogni diventati bontà”).

e poi … il buongiorno con Nutella.

Che poi … buongiorno … a merenda, dopo cena, etc etc … ogni momento è buono per Nutella 🙂
E le biblioteche?
Cosa c’entrano con le creme spalmabili? C’entrano, c’entrano. Infatti non dobbiamo dimenticare che è importante anche per la biblioteca lavorare sul proprio brand che si rafforza con la proposizione di servizi nuovi e coinvolgenti. Anche la biblioteca ha una sua brand awareness che in questi tempi si è rafforzata proprio come se fosse un “comford food”: pensiamo solo all’impennata dei prestiti digitali nel 2020 e nel 2021.
È chiaro il mio tono scherzoso (ma fino a un certo punto).
Il rafforzare il proprio brand, la propria notorietà è un’azione strategica fondamentale insieme ad una migliore visibilità dell’istituzione e dei sui servizi: oltre ai prestiti online, i prestiti “a domicilio”, la frequentazione dei canali digitali di informazione e relazione con significativi aumenti di followers e di interazione nelle pagine social.
Insomma anche la biblioteca ha il suo “cartiglio” e non si può che concludere, parafrasando il payoff di Nutella: che mondo sarebbe senza biblioteche? Già 😅