Enrica

Enrica Veterani, bibliotecaria e artista “con gli uccellini alle finestre”

Questa volta nello “spazio ospitiEnrica Veterani ci offre un guest post che è anche una splendida storia. Enrica lavora alla Biblioteca San Girolamo dell’Università di Urbino (UniURB). Mi piace usare proprio la parola “storia” perché contiene: un racconto, un’esperienza, l’amore per la professione e la meravigliosa biblioteca in cui lavora, lo spazio per l’arte (ritrovata) e tanta sensibilità.

La storia di Enrica

Enrica Veterani
“Autoritratti”

Sono stata bambina in una città senza la biblioteca civica. Urbino, capitale del Rinascimento, Città Ideale prima, Città Campus e Città del Libro poi, è uno strano piccolo posto ricco di contrasti. In 15 minuti fai il giro completo delle mura incontrando più studenti che abitanti. Esistono una ventina di imponenti biblioteche, ma nemmeno l’ombra di una biblioteca civica.

E allora il nonno mi portava alla Libreria Goliardica. Mi teneva per mano ma non la stringeva, morbido patto di alleanza tra noi.  “Prendi tutti quelli che vuoi” mi diceva davanti all’altissima parete di libri per ragazzi. E poi si allontanava, per non influenzarmi. Il nonno parlava poco e se n’è andato molto presto, ma prima ha fatto promettere alla nonna di continuare a comprarmi tutti i libri che volevo. Ecco, da lui credo di aver imparato l’amore per la letteratura e per la libera scelta.

Sono stata ragazzina in una scuola con la porta della biblioteca scolastica chiusa a chiave. Un giorno però l’anziana prof. mi ha mostrato il chiodo dove l’avevano appesa e allora mi si è aperto un mondo. Fatto di libri marroncini, polverosi e perfetti per la mia fame di storie.

Mia mamma invece mi ha trasmesso la passione per il disegno. Pagine e colori, poi la “Scuola del libro” e il sogno di diventare illustratrice. Ma a 18 anni quando fallisci una prova importante rischi di andare in crisi e così, respinta al test di ingresso per la scuola dei miei sogni, chiudo la scatola dei colori, apro i libri e mi iscrivo all’Università.

Studio Conservazione dei Beni Culturali, prendo la Laurea Magistrale in Biblioteconomia. Un bel Master in Gestione e Programmazione delle Risorse Documentarie Avanzate e inizio a lavorare nelle biblioteche civiche della mia provincia.

Poi il primo concorso all’Università di Urbino e gli anni passati in Biblioteca Bo in mezzo alla bellezza della letteratura europea moderna e contemporanea. “Non omnes legi, sed omnes dilexi” diceva il bibliofilo Carlo Bo, che ha raccolto nello splendido Palazzo Passionei quella che penso sia la sua opera migliore: una tra le più grandi e sontuose biblioteche personali italiane.

“”La macchina da scrivere di Carlo Bo a Palazzo Passionei””

San Girolamo, un incontro

Quando a UniURB qualcuno iniziò a parlare del progetto di trasformare il complesso monumentale di San Girolamo in un’unica grande biblioteca umanistica, mi sembrava proprio un’utopia donchisciottesca. Credo che il sogno di ogni bibliotecaria sia di creare da zero la propria biblioteca ideale. Ce l’hai in mente, la vedi, sai cosa si dovrebbe fare, ma questo raramente si avvera.

Eppure il mio primo ingresso nel grande complesso monumentale vuoto bianco e luminosissimo è stato pura folgorazione. Un amore a prima vista e l’inizio di una grande storia di bellezza, lavoro e soddisfazioni.

“Dalle finestre della Biblioteca San Girolamo, Università degli studi di Urbino”

Al di là della struttura architettonica, delle sale, degli arredi, la grande bellezza della San Girolamo è la luce, i paesaggi rinascimentali che si ammirano dalle sue tante finestre. Qui davvero ogni finestra è un quadro.

Gli uccellini

La scorsa primavera camminavo lungo le mura che portano alla biblioteca e il canto fortissimo degli uccellini che vivono nell’Orto dei Gerolamini mi ha colpito. Uno dei nostri cortili poi è ancora selvaggio e l’edera e i rampicanti arrivano fino alle finestre dei piani alti offrendo riparo a cinciallegre, cinciarelle, capinere e codirossi. Li intuivo con la coda dell’occhio in un frullare velocissimo di ali. Mi è così venuta l’idea di provare ad installare alcune piccole mangiatoie trasparenti alle finestre della biblioteca. Nei primi mesi gli uccellini erano troppo timidi per avvicinarsi. Quando non ci speravo quasi più, ecco comparire la prima spavalda cinciallegra ed ora è tutto un via vai di pennuti. Ne ho sistemata una anche nella finestra alle mie spalle. Mi accorgo che c’è l’uccellino dalla luce che improvvisamente si accende negli occhi di chi mi sta di fronte.

Colori e acquerelli

Tanta bellezza mi ha fatto tornare la voglia di riprendere in mano i colori. Così a Natale mi sono regalata una scatola di acquerelli nuovi per disegnare i miei uccellini e altri animali. Non è stato facile riprendere la mano dopo tanti anni di assoluta inattività, ma forse disegnare è un po’ come andare in bici, non si dimentica mai del tutto.

“Uccellini”
“Uccellino” e “orso”

San Girolamo è un luogo che fa bene all’anima di tutti ed è aperto a tutti: studenti, professori, bibliotecari e cittadini che partecipano volentieri ad affollate visite guidate ogni martedì pomeriggio. Il progetto non è ancora finito. Una volta recuperati anche i due piani inferiori diventerà il grande polo Umanistico di UniURB.

Io però continuo ad avere un sogno: che all’interno di questo colossale progetto si trovi uno spazio anche per collaborare con l’Amministrazione Comunale e realizzare finalmente la “grande assente” di Urbino: la Biblioteca Civica per tutti gli urbinati e per tutti i bambini che non hanno avuto la fortuna di avere un nonno come il mio.

Credits: le fotografie e le opere sono tutte di Enrica Veterani, tutti i diritti sono riservati.