Creare immagini con Intelligenza Artificiale generativa text-to-image

Argomento del momento? Intelligenza Artificiale. Oltre a ChatGPT c’è una vera galassia di applicazioni, quanto mai ampia e articolata. L’ IA generativa è in grado di creare nuovi contenuti: immagini, testo, audio, video e persino codice. Può scrivere articoli, testi, … La sua applicazione nei motori di ricerca è iniziata a gennaio 2023 con il nuovo Bing di Microsoft e ci saranno presto news sul fronte Google.

Proviamo, in questo un piccolo approfondimento, certo non esaustivo, le applicazioni che creano immagini con un approccio text-to-image. Chiamarle arte mi sembra eccessivo anche se effettivamente in alcuni casi la creatività degli utilizzatori ha generato un “prodotto” interessante. Vedremo le evoluzioni …

Nel frattempo “fermiamoci” alla creazione di fotografie/immagini. Ma questi strumenti, in biblioteca, possono essere utili? Non sostituiscono certo le fotografie degli spazi della biblioteca o quelle che hanno come soggetti i nostri utenti. Sono da considerarsi paragonabili alle immagini gratis (qui alcuni esempi)? La valutazione è aperta! Nel frattempo, ho provato alcune piattaforme ed ecco i risultati.

IntelligenzaArtificialeItalia.net

Divertiti a generare immagini uniche e irrecreabili, il tutto gratis, online e utilizzando input direttamente in italiano. Il tuo unico limite è la fantasia“.

Per creare un’immagine occorre fornire un breve testo che fa da traccia alla IA. Nel mio esempio ho scritto: fiori gialli e blu nebbia. Mi ha proposte 9 di immagini, queste sono le prima 6 e secondo me, le migliori.

NightCafe

E’ uno dei grandi nomi nel mondo dei generatori d’arte AI. Di fatto è la risposta gratuita (e più immediata da usare) a Midjurney. Si basa su un sistema di crediti, ma offre la possibilità di creazione gratuita. Anche in questo caso si descrive il contenuto a cui l’AI deve far riferimento per la creazione dell’immagine. Lo strumento è più ricco, i parametri a disposizione sono diversi. Da evidenziare anche la possibilità di scegliere lo “stile”. Questa app consente di avere una piena rivendicazione del copyright delle foto generate: si è proprietari della creazione, indipendentemente dal fatto che si scelga di renderla pubblica o meno.

Nella mia prova le keyword sono state: libri, biblioteca, blu. Due gli stili che ho scelto, le cui differenze sono ben evidenti nell’immagine seguente. Per ciascuna generazione sono state prodotte 4 foto.

Artbreeder

Anche in questo caso siamo di fronte ad un’applicazione che consente di produrre diverse varianti di un’immagine attraverso l’uso dell’apprendimento automatico. Fra gli strumenti disponibili c’è anche la possibilità di modificare le caratteristiche del viso come il colore della pelle, i capelli e gli occhi. Per il mio piccolo test ho scelto un’immagine di libri antichi fra quelle disponibili nell’applicazione, poi ho inserito le keywords “reading books magritte “ ed ecco il risultato dell’elaborazione. Interessante, vero?

DeepAI

La più interessante delle applicazioni testate. Basata su sw open source, offre due linee di funzioni: AI image generator e AI image editor. Vediamo la prima: text-to-image. Per prima cosa è possibile scegliere lo stile. Ho iniziato con il “generatore di loghi”. Potrebbe essere utile nel caso di re-styling – re-branding del logo della biblioteca oppure per generare il logo per una iniziativa specifica. Certo non da usare così come l’AI lo propone, ma solo come possibili spunto. Fra l’altro occorre verificare bene eventuali regole e limiti legati al copyright. In questo “esercizio” il testo scelto è: books library blue. Ottenuto il primo risultato (a sinistra nell’immagine riportata), ho aggiunto il termine yellow. Ed eccoli entrambi.

Poi ho cambiato stile mantenendo sempre le stesse parole nel testo (books library blue) e il risultato è l’immagine di copertina (bellissima!!) ottenuta con lo stile: Cyberpunk Generator API.

Nel caso della AI image editor ho caricato una mia fotografia e ho chiesto una elaborazione “digital”. Ecco il risultato: direi che preferisco l’originale (a sinistra).

Per il momento mi fermo qui … ma è solo l’inizio.