Letterine di Natale in mostra: ‘Mamma e babbo carissimi’

La Biblioteca Classense, di recente sempre più ricca di proposte e iniziative, ci offre in questi giorni di fine dicembre 2018 una mostra particolare : “Mamma e babbo carissimi…”. Letterine di Natale dalla metà dell’Ottocento agli anni 50 del Novecento dalla collezione di Vittorio Pranzini.

Visitare la mostra? Lo confesso, ero molto incerta. Temevo fosse una raccolta banale di biglietti d’auguri. Alla fine, dopo molti tentennamenti, mi sono decisa. Sono andata a vistarla ed è stata una scoperta meravigliosa.

Allestita negli spazi del Corridoio Grande, le letterine sono collocate in 8 bacheche di cristallo.

letterine di Natale

Sono esposti oltre 160 piccoli capolavori. Le carte utilizzate sono finemente decorate, “spesso con vistose cornici dorate o traforate a punzone, simili ad un pizzo“. Arricchite da immagini e figure tipiche del tempo di Natale come alberelli, scorci di panorami innevati, angioletti, piccoli Gesù Bambino, fiori, scene della Natività.

letterine di Natale

Le calligrafie sono spettacolari. I testi sono scritti con penna, pennino e calamaio. Devo ammettere (e qui viene fuori l’età ahimè) che anch’io i primi anni delle elementari scrivevo con il pennino (usavo quello a torre) e il calamaio. La mia calligrafia lasciava molto a desiderare …

letterine di Natale
La cartolina a sinistra è del 1917 (Firenze), a destra ultimo decennio dell’ 800 con cornice traforata a punzone

Ma torniamo alle letterine. In alcune, i bambini sono chiaramente alle prime armi, in una in particolare il testo è suddiviso in sillabe. In altre, la mano è ferma e la scrittura è decisamente sicura.

Mirella, nel 1941 scrive, lapidaria: “so scrivere e mi sento felice”.

I testi sono simili come contenuto. Di norma gli autori si rivolgono alla mamma, al babbo, ai genitori. Ci sono letterine anche per le madrine, gli zii. “La letterina di Natale costituisce un tipo molto particolare di corrispondenza: secondo la tradizione non viene spedita ma posta, furtivamente, in un luogo ben preciso della casa, nello stesso giorno e quasi alla stessa ora di ogni anno“. Le letterine non richiedono certo una risposta scritta ma “calorosi ringraziamenti verbali“.

E’ chiaro che nella stragrande maggioranza dei casi il testo rispecchia le indicazioni di un familiare o di un insegnante. Ci sono, però, anche frasi decisamente originali.  E’ il caso di questo quadernino con un chiaro riferimento allo stress della mamma (mi ci sono ritrovata, nella mamma).

letterine di Natale

Perfettamente conservate, le letterine di Natale ci fanno rivivere emozioni, sensazioni, atmosfere di tempi passati. Bellissime.

Due osservazioni finali.

L’allestimento curato da Daniela Poggiali (Biblioteca Classense) e da Vittorio Pranzini (proprietario della collezione) è semplicemente perfetto. Le note esplicative inserite vicino alle letterine ci offrono dettagli, curiosità e informazioni che ci fanno comprendere meglio cosa abbiamo di fronte.

Il catalogo è assolutamente da acquistare perché è una guida efficace alla comprensione di quanto si è appena visto, i testi sono garbati ed esaurienti e perché contiene le riproduzioni di alcune fra le più belle letterine esposte (così è un po’ come portarsene qualcuna a casa).

Una mostra delicata, deliziosa. Chiusura il 27 gennaio 2019.

Le citazioni sono tratte dal Catalogo della mostra, l’immagine iniziale è tratta dal sito della Biblioteca Classense.


Sempre dalle collezioni di Vittorio Pranzini, il post dedicato alla mostra “Sulle tracce degli scout