Luisa Carrada

Luisa Carrada, ilmestierediscrivere e … non solo

Con Internet ci “lavoro” dalla seconda metà degli anni ’90. Mi sono occupata dal ’97, in azienda, di quella che si chiamava “area internet” : vendita di domini, siti web-brochure per piccole realtà, abbonamenti online. Eravamo tutti alla clava (qui i miei ricordi su quegli anni). In quegli anni nascevano i primi blog e trovarne uno sulla “scrittura digitale” era  quasi impossibile. E invece, ecco: ilmestierediscrivere (che , infatti, è del ’99).

Ho iniziato a leggerlo da subito. Ero incuriosita da questa autrice, Luisa Carrada,  chiara e pragmatica, che condivideva con noi lettori: esperienza, competenza, originalità (e sono tre, gli aggettivi, come da regola). Coinvolgente al punto che in certi periodi la lettura del blog era diventata, per me, un appuntamento abituale.

Dopo una pausa di qualche tempo, ho ripreso a leggerlo qualche anno fa: contenuti, se possibile, ancora più interessanti, idee e spunti proposti, ancora più inattesi. Quando ho incontrato “di persona” Luisa Carrada, la prima volta, era il 2015, a Ravenna, durante RavennaFutureFestival. Per me è stato come rivedere una vecchia amica.  Ho sentito anche una sorta di sensazione di complicità per aver condiviso tempi pionieristici della rete. Era una sensazione tutta mia, ovviamente.  A lei, appena conosciuta, che non aveva idea delle mie antiche frequentazioni del suo blog, non ho raccontato più di tanto. Ovvio.

Lezioni e interventi

Ho avuto occasione di ascoltare in diverse occasioni Luisa Carrada, lezioni e interventi in convegni. Il messaggio è forte e chiaro: i tempi sono cambiati, non abbiamo più scuse. La scrittura digitale professionale è incrostata di sedimenti, di luoghi comuni, di frasi logore e ripetute fine allo sfinimento. Non occorre solo “risciacquare i panni in Arno”, si deve cambiare punto di osservazione (come si dice in fisica) e tono di voce. Per farlo seriamente occorre acquisire gli strumenti e rimettere tutto in discussione. Bisogna essere conviti della necessità del cambiamento ed essere disponibili mentalmente ad accoglierlo.

Devo ammettere che studiando, leggendo, applicando quanto ho appreso in questi anni, anch’io ho cambiato il mio tono di voce di scrittura professionale, acquisendo anche la consapevolezza che questo è un processo di evoluzione progressiva. Una evoluzione che prosegue con continuità come dice Luisa che conferma che si rimette in gioco sempre, che legge e rilegge (ad alta voce) i suoi scritti. Ogni volta.

Una nota finale sugli incontri con Luisa. Di persona, è ancora meglio dei suoi post o dei suoi libri. E’ una signora delicata e ferma, che suggerisce con garbo gli interventi e le correzioni.  Non ha la supponenza e l’autoreferenzialità di coloro che poco sanno, ma la tranquillità e la semplicità della competenza. Il linguaggio piano della sua conversazione evidenzia le inutili complicazioni verbali. Ti spinge a scegliere il tono giusto e ad ascoltare il suono delle parole.  Già, perché ogni parola ha il suo “suono” e  nel mestiere di scrivere è quello che fa la differenza.

Luisa Carrada

5 libri

Due parole anche sui 5 libri di Luisa Carrada che appartengono alla collana edita da Zanichelli, Chiavi di scrittura. Pubblicate a partire da fine 2017 ad ottobre 2018: “così leggere che stanno in tasca. Per ogni tema, consigli semplici e brevi da mettere subito in pratica e tanti esempi per scrivere in modo chiaro ed efficace, nel lavoro e nella vita di tutti i giorni.

Le guide hanno uno stile e un tono di voce inconfondibili, una freschezza ed originalità che le rende uniche. Una elemento che prediligo nei saggi di Luisa è la presenza costante di esempi e di casi concreti: un modo elegante per rassicurare il lettore e dirgli, coraggio, ce la puoi fare.

Guida di stile, Scrivere un’email, Struttura & Sintassi

Si ritrovano i capisaldi di quanto Luisa scrive nel suo blog, ha scritto in quello che è stato ed è ancora il maggior riferimento per la scrittura professionale (Ilmestierediscrivere) e insegna nei suoi corsi.

Una scrittura chiara, naturale, senza ridondanze inutili e, soprattutto, priva di frasi fatte e di espressioni gergali così amate da certi linguaggi aziendali e istituzionali.

L’invito è quello di avere la capacità di scrivere e riscrivere con consapevolezza (e questo è Guida di stile), acquisire Struttura & Sintassi chiare e trascinanti come l’acqua che scorre, Scrivere un’email con voce sicura, limpida, tua.

Leggendo concetti, consigli, regole, mi ci sono ritrovata e la sensazione è stata tranquillizzante. Nella consapevolezza che dal dire al fare (nella scrittura) c’è sempre quel mare di mezzo che occorre mantenere mare e non trasformare in oceano. Ma, attenzione, il timore di non riuscire a mettere in pratica quello che si è letto e si condivide, è solo una parte minima parte delle sensazioni che i libri trasmettono. Preponderante è quell’aura di leggerezza, quel gusto piacevole di riscoprire la lingua e le sue regole, la sensazione di libertà nello scegliere consapevolmente forma, tono e struttura dei contenuti. Per renderli comprensibili, avvincenti e originali.

Paroline & Paroloni e Scrivere che bello!

Paroline & Paroloni è una surfata (sì, non mi sono sbagliata a scrivere) su onde di parole alte qualche metro. Sensazione straordinaria. Si plana lungo le pareti dei periodi eseguendo con le parole manovre e acrobazie a seconda della forma della parete d’acqua (il significato che si vuole dare al testo). Onde alte, dicevo, perché: “per far vedere e sentire, di parole ne servono proprio tante: astratte, concrete, vicine, lontane, brevi, lunghe, comuni e ricercate, persino eccentriche.

Quello che mi colpisce nella prosa di Luisa è l’uso spesso sorprendente delle parole in contesti in cui normalmente non sono utilizzate. Avreste mai definito la scrittura smagliante?  O pensato che i testi, come noi, hanno bisogno di dormire? Oppure che le parole possono essere rotonde, pesanti, delicate, vibranti, volteggianti, scure ? (leggere con particolare attenzione la pagina 89). E che le paroline ( articoli, preposizioni, congiunzioni, pronomi, …) possono trasformarsi da neglette a decisive ?

Finisco con Scrivere che bello!  Leggendolo la prima reazione è stata: ma questo doveva essere il primo dei 5 libri !  Poi, riflettendo, mi contraddico e penso che è la giusta conclusione di un articolato processo in fasi, in cui, passo dopo passo, si raggiunge l’obiettivo della visione del processo, la più ampia possibile.

Di cosa parla questa quinta guida? Luisa ci accompagna nel viaggio della stesura del testo. Un viaggio che è anche introspezione, conoscenza di sé. Dall’ispirazione al documentarsi, dall’incubare l’idea (che spesso nasce da sola) allo strutturare il percorso. Dallo scrivere, come corsa senza sosta, alla revisione (il grande lavoro invisibile). Il libro si chiude con un imprevedibile elogio della scrittura a mano, del tratto leggero, della bellezza del segno. Per provare stupore e appagamento.

Che dire? Anche se “attingo a piene mani al tesoro del vocabolario“, devo dire che sono rimasta senza parole.