Immagini gratis

Oltre le immagini gratis: grafica personalizzata e racconto

Aggiornamento post: 19 novembre 2023.


Nel 1985 Ernst Gombrich scriveva: “Siamo alle soglie di una nuova epoca storica in cui alla parola scritta succederà l’immagine. (*)”.

Non è proprio avvenuto quello che preconizzava Gombrich perché la parola scritta è ancora importante nella nostra comunicazione ma certo “la comunicazione per immagini permette di raggiungere il massimo effetto comunicativo nel più breve tempo possibile, grazie al suo forte potere di richiamo, alla sua spesso immediata comprensibilità e alla facilità di memorizzazione“.

Le immagini nella loro accezione più ampia di fotografie, illustrazioni, grafici, fumetti, gifs, … possono fare, anzi fanno, la differenza. Una comunicazione corredata dall’immagine “giusta” colpisce, può migliorare la comprensione del testo, rafforzare il tone of voice scelto (qui un approfondimento), portare nuove informazioni.

Ma “creare un’immagine non è mai bastato a renderla parlante: i significati nascono dal contesto sociale, dal luogo in cui quell’immagine è posizionata, dal suo valore economico, dalle negoziazioni culturali tra emittenti e fruitori, in poche parole: dall’uso che se ne fa“. Riccardo Falcinelli – Critica Portatile al Visual Design

L’immagine è, quindi, uno degli elementi di una narrazione più ampia che la biblioteca costruisce. È lo storytelling, il racconto che ci indirizza nella scelta delle immagini per costruire stories, reels, post, tweet, … Ecco perché è così importante superare l’uso delle immagini gratuite e entrare nella dimensione delle immagini personalizzate o originali. Con la consapevolezza che: “users pay close attention to photos and other images that contain relevant information but ignore fluffy pictures used to “jazz up” web pages”. Nielsen Norman Group – Jacob Nielsen

Quindi, evitiamo di usare le immagini solo per “ravvivare” la comunicazione perché così non portano benefici. Anzi, possono creare un effetto contrario. Per questo, anche (e direi, soprattutto) in biblioteca, la scelta delle immagini, la loro realizzazione è centrale nel processo di comunicazione del patrimonio, dei servizi e delle iniziative. Immagini coerenti con il tone of voice e con le scelte definite nella strategia di (digital) marketing della biblioteca.

Le fotografie originali

È chiaro che una foto originale, scattata negli spazi della biblioteca o che ritrae personale o utenti della biblioteca è decisamente più “viva” e “unica”. Non è detto, però, che sia sempre possibile utilizzare foto originali. Ci possono essere problemi di autorizzazioni (privacy, GDPR), può mancare l’attrezzatura adeguata. A questo punto, ritorniamo alle immagini gratis ma prendiamole in considerazione per situazioni specifiche.

Immagini gratis

C’è un universo variegato di siti/raccolte in cui si trovano immagini e altri “oggetti digitali grafici”. In alcuni è obbligatoria l’iscrizione, altri in cui le policy del CreativeCommons sono più stringenti (ad esempio è opportuna la citazione dell’autore), altri ancora che offrono apparentemente immagini gratuite ma alla fine chiedono una specie di abbonamento.  Delle tante possibilità ne ho scelte 3 perché offrono foto di buona qualità, libere, che si individuano con facilità (grazie ai parametri di ricerca) e, in alcuni casi, anche video, immagini vettoriali.

Pixabay, Pexels, Unsplash

Pixabay: oltre alle foto ci sono Illustrazioni, immagini vettoriali (Vectors), Video e, utilissima, la Musica (per i nostri video nei quali vogliamo inserire anche una base).

Pexels mette a disposizione foto, video e un canale di ricerca per temi/autori/utenti. È possibile selezionare orientamento delle foto, grandezza e colori (predominanti).

In Unsplash si trovano solo immagini, forse più “artistiche” rispetto a Pixabay e Pexels.

Wikimedia Commons

Da non tralasciare, anche se può apparire scontato visto che appartiene alla galassia Wikimedia, la collezione sterminata di immagini di Wikimedia Commons. La qualità delle immagini è abbastanza diversificata: ci sono foto straordinarie e altre molto meno significative. E’ evidente che la vastità della proposta offre soluzioni per molte esigenze.

Creazione con Canva

Uno strumento quasi indispensabile, fra i diversi disponibili, è Canva. Gratuito per la maggior parte delle sue funzioni, è interessante perché fra le tante possibilità offerte, si creano con facilità post, copertine, video e animazioni personalizzate per i social (Facebook, Instagram, YouTube,…) e tanto tanto altro. Ricchissimo di modelli, è duttile e permette di ottenere ottimi risultati.

Come corollario, suggerisco, per la scelta di colori e accostamenti, ColorDrop oppure coolors.

Personalizzare le immagini gratis

Utilizzando le immagini disponibili gratuitamente c’è il problema della riproposizione delle stesse foto in siti diversi: in altre parole, scelgo una fotografia e la ritrovo in un sito che propone tutt’altro rispetto alla biblioteca. Ecco perché è utile l’intervento di “personalizzazione”.

L’intervento di personalizzazione è, quindi, molto importante perché contribuisce ad inserire l’originalità del messaggio che vogliamo trasmettere. Per questo le immagini personalizzate rafforzano la brand identity della biblioteca, destano curiosità nel nostro lettore e ci possono aiutare nel processo di coinvolgimento. Esempi di immagini gratuite “rielaborate” sono, ad esempio, i quote. Di seguito un esempio e qui il post dedicato alla Rete Bresciana e Cremonese e alle loro rubriche, in particolare a #imemedellarbbc.

Il post

AI generativa

Con la disponibilità dell’AI generativa text-to-image, c’è un cambiamento significativo nel contesto “immagini gratis” e si aprono nuovi inediti scenari. Al tema ho dedicato qui, un approfondimento.


(*) L’immagine e l’occhio. Altri studi sulla psicologia della rappresentazione pittorica, trad. Andrea Cane, Collana Saggi n.676, Torino, Einaudi, 1985, ISBN 88-06-58073-6