La ragazza con l’orecchino di perla, nota anche come La ragazza col turbante è un dipinto a olio su tela (44,5×39 cm) di Jan Vermeer. Databile al 1665-1666 circa è conservato nella Mauritshuis dell’Aia. Anche se è poco significativa come nota, è anche uno dei miei quadri preferiti. Nel febbraio 2014, grazie alla mostra organizzata a Bologna a Palazzo Fava, ci siamo anche incontrate. E in quell’occasione ho scattato la fotografia che è contenuta nel post scritto di getto subito dopo la visita.

A parte i ricordi e l’ammirazione per il dipinto, oggi merita un po’ di attenzione #mygirlwithapearl.
Di cosa si tratta? La Ragazza con l’orecchino di perla dal 10 febbraio al 4 giugno 2023 lascia la sua dimora abituale e si trasferisce al Rijksmuseum di Amsterdam per la più ampia retrospettiva mai dedicata a Jan Vermeer. Quindi il suo “posto” rimane vuoto per un po’. Straordinaria l’idea venuta al Mauritshuis: perché non “sostituire” la ragazza chiedenti aiuto alla creatività di artisti, semplici cittadini, studi grafici ecc.?
Da qui l’open call social #mygirlwithapearl per reinterpretare il capolavoro di Vermeer (e finire in mostra). Infatti, nel sito del Mauritshuis si legge:
“Da febbraio a giugno 2023 ogni persona creativa ha la possibilità di essere esposta in una cornice digitale nello spazio originale della Ragazza nella stanza di Vermeer. Un luogo molto desiderabile dove centinaia di persone al giorno potranno ammirare la tua ragazza “.
Una selezione di 170 opere presentate verrà, infatti, proiettata in un loop digitale dal 6 febbraio 2023 nell’area in cui la Ragazza con l’orecchino è di solito collocata.
#mygirlwithapearl ha provocato un’esplosione di creatività. “Non meno di 3.482 ragazze provenienti da tutto il mondo hanno trovato la strada per L’Aia. Dipinto, disegnato, in lana, argilla, legno, stoffa, petali, bottoni, ceramica, verdura, frutta, conchiglie, perle di vetro, palloncini, Lego o come tatuaggio.”
Vale la pena dare un’occhiata all’hashtag:
- su Instagram e Facebook
- nel profilo Instagram creato dal Museo
- alla pagina dedicata nel del museo.
Qui sotto una selezione di “ragazze” dal taglio “scherzoso” e particolarmente creativo. In copertina le mie preferite (la prima e seconda foto @egeislekel la terza Studio KNOPS).

Che dire, quindi su #mygirlwiththepearls? Una iniziativa garbata e stimolante, un ottimo incontro fra marketing e cultura. Un mezzo per evidenziare, secondo il Museo che la ospita, come la “Ragazza sia riconoscibile in tutto e in tutti.”