Agosto 1975, rivista di cucina edita da Rizzoli: La buona Tavola (oggi non più in edicola). Nel numero casualmente ritrovato in casa, fra ricette e speciali dedicati al pesce, alcune pubblicità commerciali interessanti ma soprattutto impreviste “pubblicità letterarie”. Le chiamo così perché non sono proprio proposte di lettura e sono presentate all’interno della rivista alla stregua di pubblicità di prodotti commerciali.
Certo “la buona Tavola” non è l’Illustrazione Italiana e non è paragonabile a numeri speciale come quello del 1902 e nemmeno al Mani di Fata del 1953 a cui ho dedicato un post. Ma è comunque un ulteriore tappa di quella storia della pubblicità s cui mi piace ogni tanto dare una sbirciatina. In effetti, nella rivista di 122 facciate, le pubblicità sono pochissime. Quelle a tutta pagina solo 8 (comprese seconda, terza e quarta di copertina) e a colori solo 3.
Da evidenziare quelle dedicate alla pasta Barilla e alle fette biscottate Buitoni.
Nella pubblicità Barilla l’accento del messaggio pubblicitario è nelle due didascalie che riportano il racconto (lo storytelling) del perché la proposta Barilla è migliore di altre.
Il claim “Barilla difende la qualità. Pasta sempre al dente perché fatta secondo la tradizione italiana.” sottolinea la brand voice brand e il posizionamento del brand che spinge sui concetti: di qualità e tradizione.
Buitoni, invece, concentra l’attenzione sulla peculiarità delle fette biscottate: le uniche vitaminizzate e le “uniche autorizzate e controllate dal Ministero della Sanità“.
“I libri per le vostre vacanze”
Eccole le “pubblicità letterarie” che non ti aspetti di trovare fra una spigola al forno e una frittura di pesce. Sotto questo titolo i romanzi (ovviamente tutti editi da Rizzoli) per l’estate 1975 presentati in due pagine intere.
Troviamo: Enzo Biagi con Disonora il padre, Carlo Castellaneta con Notti e nebbie, Nino Vascon con Golpitalia (vedi immagine di copertina).
Arbore e Boncompagni con Il meglio di ALTO GRADIMENTO, Oreste del Buono con Delitti per un anno e Marco Nese Nel segno della Mafia.
A questi titoli si aggiungono:
- Ambrogio Fogar, 400 giorni intorno al mondo
- Enzo Siciliano, La notte matrigna
- Vittoria Ronchey, Figlioli miei, marxisti immaginari
- Marx (Groucho), Memorie di un irresistibile libertino
- Angelo Solmi, Acque tragiche
- Bruno Migliorini, Parole e storia
- John Hemming, La fine degli Incas.
In effetti è un caleidoscopio di autori e generi letterari che non ha una linea se non quella di raggiungere il maggior numero di tipologie di potenziali lettori. Un approccio outboud classico: proponiamo e poi vediamo se qualche lettore o qualche lettrice è interessato e acquista. Tecnica push classica. Di più, si può aggiungere che ci si sarebbe aspettati in una rivista di cucina di avere proposte di lettura attinenti con la testata e invece …