Tutti i colori del brand (anche in biblioteca)

“A volte le parole non bastano. E allora servono i colori. ” (Alessandro Baricco)

Cosa ci guida quando scegliamo un brand? La sua notorietà (brand awareness), la fiducia che ci trasmette (brand reputation), la fedeltà (brand loyalty). Analisi recenti confermano che anche il colore del brand ha un ruolo importante nei meccanismi di identificazione, scelta, fidelizzazione. Sì, proprio il colore. Infatti, da alcune rilevazioni sembra che il colore, soprattutto per gli acquisti di prodotti, influenzi la scelta dall’84,7% al 90% dei casi.

In effetti se guardiamo l’immagine successiva, il logo è sempre Coca Cola ma con altri colori l’effetto è molto diverso.

Si può pensare che nel caso di un brand così famoso entra in gioco l’abitudine al rosso Coca Cola, ma non è solo questo. Secondo il neuromarketing ogni colore trasmette un determinato impulso al nostro cervello che rilascia, come output, sensazioni ed emozioni. Non solo, alcuni colori sono capaci più di altri di catturare la nostra attenzione. Si pensi , ad esempio, al rosso che è associato, fra le altre percezioni, a quella di pericolo. In generale, quindi, concorrono a comunicare valori e identità visiva del brand (brand identity) e al posizionamento del brand nei confronti dei target di riferimento.

Se si vogliono esprimere macro indicazioni sulle tipologie di colori, i colori caldi (giallo e rosso), sono stimolanti e positivi, ma anche irruenti e decisi. I colori tenui e le tonalità pastello, insieme ai colori freddi come il verde e l’azzurro, il blu sono rassicuranti e ispirano fiducia.
L’arancione e il giallo invece sono indicati nei progetti grafici che devono esprimere estro e creatività.

Vediamo più in dettaglio:

  • Giallo: ottimismo, freschezza, energia. È il colore di McDonald’s e di Burger King nel food, ma è anche il colore del Post-it, di Shell e di National Geographic
  • Rosso: è il primo colore che notiamo, trasmette energia, azione, passione. Rosso come Coca Cola, Nutella, Barilla, Netflix oppure Ferrari e Valentino con le loro nuance inconfondibili
  • Blu: ecco il senso di sicurezza e fiducia (non a caso la maggior parte delle persone prova un senso di pace quando guarda il cielo senza nuvole o il mare calmo. Per certi versi può essere considerato l’antitesi del rosso. Moltissimi i brand “blu”: Twitter, Skype, Facebook, Linkedin, Ford, VISA, e, solo per chiudere questa breve lista, HP e IBM.
  • Verde: associato alla natura e quindi alla salute, presenta anche aspetti legati a positività e sicurezza. Fra i brand si spazia da Lacoste, Starbucks, Tic Tac, Xbox a Android e Whatsapp, a Heineken.
  • Arancione: vivace, dinamico e accogliente, un colore caldo che attira con facilità l’attenzione e ha una forte valenza emozionale. Dal total orange di Wind a Amazon, Fanta, Harley-Davidson. Solo per fare alcuni esempi.
  • Nero: tonalità potente ed elegante, viene spesso usata per i prodotti luxury: Chanel, Prada, Ysl
  • Viola: risultato della combinazione tra l’energia del rosso e l’affidabilità del blu, colore molto versatile, è usato in una gamma di brand molto diversi fra loro da Milka a Yahoo! a Hallmark.
  • Marrone: caldo, confortante, rassicurante è usato da brand come Nespresso e UBS o come Mulino Bianco.

Per creare un senso di dinamismo molti brand scelgono il multicolore, molto efficace sul web. Questa scelta, da alcuni analisti marketing, viene collegata a inclusività, informalità, apertura e diversità. E anche in questo caso gli esempi sono numerosissimi. Cito tre fra i più famosi: Google, Microsoft, eBay.

I colori nei brand delle biblioteche

In alcuni casi la scelta del colore del brand della biblioteca è fatta da specialisti di marketing/comunicazione e quindi il colore scelto è una scelta ponderata che definisce il tipo di messaggio che si vuole prediligere e che deve essere in linea con le scelte strategiche che dettano le linee della comunicazione della biblioteca (tone of voice, tipologia di contenuti, …). Ci sono poi i casi in cui si mantengono i colori dell’istituzione di appartenenza (ateneo, comune, ….). Altri sono i casi in cui il colore presente nel logo della biblioteca nasce dal luogo che la ospita (ad esempio un palazzo d’epoca che magari ha anche uno stemma associato e i relativi colori). Non mancano le situazioni (e forse sono la maggioranza) in cui il colore e il logo sono il risultato della creatività dei bibliotecari.

Gli esempi che ho raccolto, che non hanno la pretesa di essere esaustivi, rappresentano alcune delle casistiche descritte e sono stati raggruppati, ovviamente, per colore.

Il giallo di Biblioteca Salaborsa e della Biblioteca di Spinea

Il rosso della Mediateca Montanari e della Biblioteca San Giorgio di Pistoia. A cui aggiungere, come ulteriori esempi, la Biblioteca Manfrediana di Faenza, la Biblioteca Universitaria di Cagliari, la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e il “leggendario” #990033 di Tilane.

Il blu delle Biblioteche Civiche Torinesi, il blu-azzurro della BU di Genova.

Verde è il colore del brand della Biblioteca di Cavalese(TN). Arancione è il colore scelto dalla Biblioteca Civica di Cologno Monzese. Nero, Il Pertini, la Biblioteca Civica di Cinisello Balsamo (Mi) e la Biblioteca San Giovanni di Pesaro. Da citare anche La Rendella di Monopoli (Ba)

Il Viola è il colore dominante del logo della Biblioteca Civica di Caorle (Ve). Concludiamo con il marrone della Biblioteca Comunale di Castelfranco Veneto (TV).

Se si deve lavorare sul brand della biblioteca modificando il logo esistente o creando ex novo un logo non esistente, la scelta del colore (o dei colori) merita, quindi, un’attenzione particolare.

Per i loghi multicolore, come esempi segnalo: il Multiplo di Cavriago (RE), la Biblioteca Endidae di Egna (BZ) e la Magna Capitana di Foggia.

Per chiudere, le parole di chi di colore ha dimostrato di intendersene …

“In generale il colore è un mezzo per influenzare direttamente un’anima.
Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde. L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima.
E’ chiaro che l’armonia dei colori è fondata solo su un principio: l’efficace contatto con l’anima.”

Vasilij Kandinskij