
n.58 (03/2025) Collana Biblioteconomia e scienza dell’informazione – Editrice Bibliografica
Abstract
Comunicare la biblioteca oggi significa navigare in un ecosistema complesso, dove l’intelligenza artificiale e l’evoluzione dell’infosfera ridefiniscono linguaggi, strumenti e strategie. Non si tratta solo di adottare nuove tecnologie, ma di ripensare il modo in cui contenuti e relazioni prendono forma, tra multicanalità, modelli decisionali non lineari e l’evoluzione dei social in spazi di intrattenimento. Questo saggio offre un quadro metodologico per affrontare il cambiamento, integrando analisi e strategie per una comunicazione efficace, consapevole e in sintonia con le nuove abitudini dei pubblici. Un focus è dedicato all’IA generativa e al prompting, con esempi pratici per un utilizzo mirato e informato delle loro potenzialità.
Perché questo libro
Negli anni ho scritto alcuni testi dedicati a comunicare la biblioteca, cercando di offrire strumenti metodologici e operativi per affrontare un panorama in continua trasformazione. Perché, quindi, “comunicare la biblioteca al tempo dell’IA”? Si è reso necessario non tanto aggiornare strategie consolidate, quanto piuttosto rivedere da nuovi punti di osservazione il contesto in cui ci troviamo a comunicare la biblioteca. Le fasi della strategia comunicativa, infatti, pur mantenendo una loro continuità, si sono ridefinite. Fra le cause: i nuovi modelli decisionali, un’infosfera sempre più fluida e la crescente pervasività dell’intelligenza artificiale. Un tempo parlavamo di strumenti, come siti web e social media, e di tecniche per la redazione di testi, la creazione di video e fotografie.
Oggi il focus si è spostato. I contenuti di qualità rappresentano la base del messaggio e i canali i vettori che portano quel messaggio al pubblico. La multicanalità garantisce che ciò avvenga in modo armonioso e coerente su tutte le piattaforme utilizzate. È un cambiamento sostanziale, che ridefinisce il modo di concepire e gestire la strategia comunicativa. A tutto questo si aggiunge l’IA generativa, in particolare, che introduce non solo nuove opportunità, ma anche interrogativi metodologici e implicazioni etiche che non possono essere ignorati. Il suo impatto non riguarda esclusivamente l’efficienza operativa. E’ coinvolto il modo in cui le biblioteche mediano l’accesso all’informazione, costruiscono narrazioni e interpretano il proprio ruolo sociale.
” Comunicare la biblioteca al tempo dell’IA” nasce, quindi, dalla necessità di ripensare il quadro di riferimento, integrando riflessione teorica e applicazione pratica. Mi è sembrato opportuno rivedere alcuni concetti e persino taluni approcci per offrire spunti di riflessione e proposte di strumenti adeguati ad affrontare le sfide della comunicazione contemporanea.
Ringraziamenti
Un grazie speciale a Francesca Iaria. Laureata in Scienze e tecniche psicologiche che è co-autrice del capitolo “I meccanismi cognitivi”: era indispensabile una competenza adeguata al tema!
Grazie alle colleghe e ai colleghi che hanno contributo con la stesura di contributi all’interno delle sezioni dedicata ai pubblici e al branding. In ordine alfabetico di cognome:
Antonella Bullo, Biblioteca comunale di Spinea (Ve).
Michele Cappannari, Biblioteca comunale di Falconara Marittima (An).
Lisa Dellapiana, Biblioteca “Rita Levi Montalcini”, Dalmine (Bg).
Elisa Falci, Tilane Biblioteca e servizi culturali, Paderno Dugnano (Mi).
Giorgio Latuati, Biblioteca civica “Lino Penati” di Cernusco sul Naviglio (Mi).
Guglielmo Leoni, Associazione Lumen.
Silvia Pietrobon, Biblioteca comunale di Castelfranco Veneto (Tv.)
Sonia Pisani, Tilane biblioteca e servizi culturali, Paderno Dugnano (Mi).
Ilaria Rosso, Biblioteca comunale di Spinea (Ve).
Grazie a Clementina Fraticelli dell’Università degli studi di Macerata per la disponibilità ad analizzare quanto proposto dal modello di IA e a Elisa Galeati della Biblioteca comunale “Bassani” di Ferrara per la sua segnalazione.
Disponibile su Amazon, IBS, EditriceBibliografica, Feltrinelli