Corso AIB Piemonte: incontri, scoperte e un po’ di nostalgia

Non c’è niente da da fare, quando si nomina il Piemonte lo associo subito a Ivrea, prima ancora che a Torino. Perché per me Ivrea è Olivetti. Il mio passato, l’inizio di tutta la mia vita professionale. Ivrea è il ricordo di una esperienza straordinaria custodita nel mio cuore.

Oltre a Ivrea, c’è Torino, città che mi piace tantissimo, dove sono stata diverse volte e ho anche organizzato anni fa un convegno in collaborazione con l’Università. E poi, anche se sono passati alcuni anni, come non ricordare Novara (e il suo risotto al gorgonzola 😉 ) dove ho partecipato ad incontri in UniUPO e Asti (visitata solo una volta, ma la cattedrale di Santa Maria Assunta è indimenticabile). Insomma, ecco perché quando dall’AIB Piemonte mi hanno contattato per tenere il corso “Dal lockdown alla nuova quotidianità: lo spazio digitale della biblioteca e il contributo della strategia di digital marketing” ho sentito un’emozione speciale.

Incontri

Emozione che poi è proseguita durante il corso, come sempre. Perché il “bello” dei corsi è proprio l’incontro con i colleghi: interagire con sensibilità diverse, raccogliere sollecitazioni, confrontarsi con ambiti e vissuti (professionali).

Come ho fatto anche per altri corsi ho scelto, senza indicare gli autori e eliminando i testi che rendevano riconoscibile la biblioteca, alcuni esempi di queste “sensibilità”.

I colleghi raccontano in 100 caratteri perché diventare utenti delle loro biblioteche.

Teatro, musica e libri: tutto in un unico luogo.
La nostra biblioteca ha senso e funziona bene solo se ci sei anche tu
Vuoi svagarti, incuriosirti, farti stimolare, leggere tranquillo o socializzare? Vieni alla Casa!
Da noi puoi trovare libri, riviste, dvd per ogni tuo interesse e se non lo abbiamo te lo troviamo
Ci prenderemo cura di te, cercheremo di assecondare le tue esigenze, organizziamo varie attività
Fidati, sappiamo cosa ti serve prima di te, sappiamo come fartelo avere, per lo più basta un click
Senza i tuoi consigli, le tue passioni e il tuo tempo la biblioteca non esisterebbe. Ti aspettiamo!
Perché qui potrai leggere, studiare, scoprire, imparare, socializzare, navigare…
Per rallentare il ritmo, prendere una pausa dai rumori, per sé stessi, tra parole scritte a bassa voce
Ricerca, condivisione, pensiero, conoscenza. Vieni a scoprire tutte le forme della libertà.

Scoperte

Fra le sorprese che mi ha riservato il corso è stata la scoperta di Arturo. Me lo hanno presentato i colleghi della Biblioteca “Antonio Sobrero” del Dipartimento di Scienze del Farmaco (DSF). La biblioteca (con il dipartimento) ha sede a Novara ed è uno dei sette Dipartimenti in cui si articola l’Università del Piemonte Orientale. Arturo è uno scheletrino che propone Consigli di Lettura: testi che possono essere di aiuto nell’approccio e nella comprensione del complesso sistema delle scienze, ma non solo. Ecco quindi che si trovano proposte che vanno da “Il sistema periodico” di Primo Levi, “Alla ricerca della memoria” di Eric Kandel a “Breve storia di (quasi) tutto” di Bill Bryson. Arturo presenta le proposte con garbo e competenza, è piacevole e si concede un pizzico di ironia. Insomma, è da seguire !!

Un po’ di nostalgia

Come dicevo all’inizio, ho tanti ricordi di Ivrea e un po’ di nostalgia: per quello che era la città, per lo spirito che si respirava, per il fatto che ero molto giovane (e ora non più 😊). Ma non solo per questo (e finiamo con il sorriso) ho nostalgia di Ivrea! Li avete mai mangiati gli eporediesi al cacao e la Torta 900?

Gli eporediesi (che si chiamano come i cittadini di Ivrea), sono biscottini croccanti fuori con un cuore morbido, senza farina (sono fatti con mandorle, nocciole, cacao e zucchero, qui la ricetta). Per tirarmi su dalle fatiche del lavoro (questa era la scusa ufficiale), quando rientravo da Palazzo Uffici mi fermavo in pasticceria e ne compravo 4 o 5. Pochi alla volta perché poi li finivo subito (e, a quei tempi, non volevo proprio ingrassare !!).

Discorso a parte merita la Torta 900, una delle torte più buone che abbia mai mangiato. È una torta dalla ricetta segreta, creata da Ottavio Bertinotti, pasticcere eporediese che ha tutelato la sua ricetta con tanto di brevetto depositato. Bertinotti era talmente geloso della sua ricetta che pare allontanasse chiunque durante la preparazione della farcitura, per non rilevare a nessuno il suo segreto. Segreto che è stato mantenuto anche dalla famiglia di Umberto Balla che, nel 1972, dopo circa settanta anni dalla sua creazione, rilevò il laboratorio e il brevetto. Quando si dice una torta “unica”.

E non ho ragione ad avere un po’ di nostalgia? 😄

Photo credits: l’immagine di copertina è tratta dal sito della Regione Piemonte