“Otto i tesori indescrivibili che raccontano le vicende di un territorio e di una città eletta per ben tre volte capitale: dell’Impero Romano d’Occidente prima, di Teodorico re dei Goti poi (493 – 553 d.C.) e in ultimo dell’impero di Bisanzio in Europa, fino alla conquista longobarda della città nel 751 d.C.” Cit.
Sette dei suoi otto monumenti Unesco custodiscono quelle straordinarie meraviglie che costituiscono il più ricco patrimonio esistente di mosaici del V e del VI secolo. Ma Ravenna (qui anche un approfondimento sul Museo Classis) è anche mosaici contemporanei e mosaici moderni.
Il MAR Museo d’Arte della Città di Ravenna conserva una raccolta unica al mondo di mosaici realizzati dal secondo decennio del novecento ad oggi. Più di 90 opere straordinarie, che costituiscono la Collezione dei Mosaici Contemporanei. Dal 12 maggio 2023 è possibile visitare il nuovo allestimento. E’ ospitato in tutti gli spazi espositivi del piano terra del museo, compreso il quadriportico.
L’ho visitato in questi giorni e l’ho trovato affascinante. A partire dall’ambientazione e dal grigio dei muri che esalta i mosaici, in una sequenza di colori e forme straordinari. Le nuove luci guidano la visita e offrono visioni nitide delle opere.
Il percorso espositivo è articolato in tre sezioni.
1. Mosaici Moderni Mostra 1959
La prima parte dell’allestimento ospita la “Mostra dei Mosaici Moderni”, inaugurata il 7 giugno 1959 e fortemente voluta da Giuseppe Bovini. Il professore contattò, con la collaborazione di Giulio Carlo Argan e Palma Bucarelli, i migliori artisti contemporanei, perché creassero bozzetti di opere da realizzarsi a mosaico. Ed ecco, quindi, la risposta di Afro, Santomaso, Corpora, Moreni, Vedova, Birolli, Cagli, Campigli, Capogrossi, Cassinari, Deluigi, Gentilini, Guttuso, Mirko, Paulucci, Saetti, Reggiani. E fra gli stranieri Chagall, Sandquist e Mathieu. In questa sezione sono presenti quasi tutti i cartoni preparatori affiancati all’opera musiva. Il risultato è un confronto fra due manifestazioni di uno stesso “progetto” artistico.
2. Mosaico & Design
Soprattutto nei decenni ’80 e ’90 del secolo scorso, si perseguono, da parte di alcuni designer, le straordinarie possibilità applicative del mosaico agli ambienti domestici, agli arredi e oggetti d’uso quotidiano, spesso con risultati affascinanti e di valore artistico. (Cit.) Fra gli esempi, il Mobile Aulico, un cassettone completamente rivestito di tessere vitree. Opera complessa dello Studio Alchimia, comprendeva anche un tappeto musivo e una sedia. Le opere esposte al MAR in questa sezione sono infatti progettate dallo Studio Alchimia di Milano (1976-1992), fondato dai fratelli Adriana e Alessandro Guerriero.
3. Declinazioni Contemporanee
L’ultima sezione Declinazioni Contemporanee documenta lo sviluppo di una nuova fase di ricerca. Il mosaico non è più solo tessere ma diventa pittura, scultura , … Da qui nascono collaborazioni con artisti come Valerio Adami, Michelangelo Antonioni, Balthus, Giosetta Fioroni, Piero Gilardi, Luigi Ontani, …
Bellissimo è l’allestimento nel quadriportico, con una sorta di salto nella luce dalle stanze in penombra fino a questo momento attraversate.
Le opere si susseguono alternando colori accesi a toni pastello, composizioni originali (la sequenza ordinata di micro vasetti colorati) a riproduzioni sorprendenti (è il caso della “piadina” farcita).