Immagini gratis

Oltre le immagini gratis: comunicazione visuale e storytelling

Nel 1985 Ernst Gombrich scriveva: “siamo alle soglie di una nuova epoca storica in cui alla parola scritta succederà l’immagine” (nota 1). Non siamo arrivati a questo perché la parola scritta è ancora importante nella nostra comunicazione, ma è certo che “la comunicazione per immagini permette di raggiungere il massimo effetto comunicativo nel più breve tempo possibile, grazie al suo forte potere di richiamo, alla sua spesso immediata comprensibilità e alla facilità di memorizzazione“.

Nella nostra quotidianità, dominata dai social media, la comunicazione visiva assume un ruolo fondamentale per catturare l’attenzione e trasmettere messaggi in modo efficace. I social, con la loro natura intrinsecamente visiva, offrono un terreno fertile per sfruttare il potere delle immagini (e non solo).

Le immagini, quindi, nella loro accezione più ampia (fotografie, illustrazioni, grafici, fumetti, gifs, …) fanno la differenza soprattutto nei social. Una comunicazione corredata dall’immagine “giusta” colpisce, può migliorare la comprensione del testo, rafforzare il tone of voice scelto (qui un approfondimento), portare nuove informazioni.

Ma dobbiamo essere consapevoli che “creare un’immagine non è mai bastato a renderla parlante: i significati nascono dal contesto sociale, dal luogo in cui quell’immagine è posizionata, dal suo valore economico, dalle negoziazioni culturali tra emittenti e fruitori, in poche parole: dall’uso che se ne fa“. Riccardo Falcinelli – Critica Portatile al Visual Design

Le fotografie originali

È chiaro che una foto originale, scattata negli spazi della biblioteca o che ritrae personale o utenti della biblioteca è decisamente più “viva” e “unica”. Non è detto, però, che sia sempre possibile realizzarle. Ci possono essere problemi di autorizzazioni, può mancare l’attrezzatura adeguata. Ma è importante non sottovalutare i tanti aspetti che concorrono alla creazione di immagini originali che rendono unica la nostra comunicazione. Ripropongo qui un interessante post di Manuela De Noia proprio sulla creazione delle immagini finalizzate allo storytelling visuale.

Immagini gratis: raccolte e spunti

C’è un universo variegato di siti/raccolte in cui si trovano immagini e altri “oggetti digitali grafici”. In alcuni è obbligatoria l’iscrizione, altri in cui le policy del CreativeCommons sono più stringenti (ad esempio è opportuna la citazione dell’autore), altri ancora che offrono apparentemente immagini gratuite ma alla fine chiedono una specie di abbonamento.  Delle tante possibilità ne ho scelte 3 perché offrono foto di buona qualità, libere, che si individuano con facilità (grazie ai parametri di ricerca) e, in alcuni casi, anche video, immagini vettoriali.

Pixabay, Pexels, Unsplash, Wikimedia Commons

Pixabay: oltre alle foto ci sono Illustrazioni, immagini vettoriali (Vectors), Video e, utilissima, la Musica (per i nostri video nei quali vogliamo inserire anche una base).

Pexels mette a disposizione foto, video e un canale di ricerca per temi/autori/utenti. È possibile selezionare orientamento delle foto, grandezza e colori (predominanti).

In Unsplash si trovano solo immagini, forse più “artistiche” rispetto a Pixabay e Pexels.

Da non tralasciare, anche se può apparire scontato visto che appartiene alla galassia Wikimedia, la collezione sterminata di immagini di Wikimedia Commons. La qualità delle immagini è abbastanza diversificata: ci sono foto straordinarie e altre molto meno significative. E’ evidente che la vastità della proposta offre soluzioni per molte esigenze.

Canva

Uno strumento quasi indispensabile, fra i diversi disponibili, è Canva. Gratuito per la maggior parte delle sue funzioni, è interessante perché fra le tante possibilità offerte, si creano con facilità post, copertine, video e animazioni personalizzate per i social (Facebook, Instagram, YouTube,…) e tanto tanto altro. Ricchissimo di modelli, è duttile e permette di ottenere ottimi risultati.

Personalizzare le immagini gratis

Utilizzando le immagini disponibili gratuitamente c’è il problema della riproposizione delle stesse foto in siti diversi: in altre parole, scelgo una fotografia e la ritrovo in un sito che propone tutt’altro rispetto alla biblioteca. Ecco perché è utile l’intervento di “personalizzazione”. Intervento che contribuisce ad inserire l’originalità del messaggio che vogliamo trasmettere. Esempi di immagini gratuite “rielaborate” sono, ad esempio, i quote ma anche proposte di letture con sfondi. Di seguito un esempio della Rete Bresciana e Cremonese (qui il post a loro dedicato in cui si trovano esempi de #imemedellarbbc). Altrei esempi di meme, questo del Museo Nazionale Archeologico di Venezia.

Primo e secondo post da cui sono tratti gli esempi

AI generativa TTI

Con la disponibilità dell’AI generativa text-to-image, c’è un cambiamento significativo nel tema comunicazione visuale e scelta delle immagini con l’apertura di nuovi inediti scenari. Al tema ho dedicato qui, un primo approfondimento.


Nota 1: Ernst H. Gombrich L’immagine visiva come forma di comunicazione (da L’immagine e l’occhio, Torino, Einaudi, 1985, pp. 155-185)